Il Comitato dei Pendolari della Ferrovia Roma Nord, guidato dall’Ing. Fabrizio Bonanni, ha presentato opposizione alla richiesta di archiviazione del procedimento relativo alla denuncia-querela depositata il 28 ottobre 2020 nei confronti di persone ignote. La denuncia riguardava le condizioni di grave pericolo per la salute dei cittadini utenti venutasi a creare in piena pandemia da Covid-19, sulla tratta ferroviaria Roma-Civita Castellana-Viterbo, gestita da ATAC S.p.A. fino al 2022.
L’opposizione presentata dal Comitato evidenzia diversi motivi per cui la richiesta di archiviazione appare ingiusta, ingiustificata e illegittima. Tra questi, si sottolinea la configurabilità del delitto di epidemia nella sua versione colposa e quindi la sussistenza dei reati di cui agli artt. 438 e 452 c.p. in coordinato disposto, l’interruzione di pubblico servizio e l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità previsti dall’art. 650 del codice penale.
Il percorso per giungere ad ottenere la decisione del Pubblico Ministero di richiedere l’archiviazione del caso è stato purtroppo molto lungo e tortuoso.
Il Comitato chiede che la richiesta di archiviazione venga rigettata dal G.I.P., che si approfondiscano le indagini e si sequestrino i documenti relativi alla gestione della tratta ferroviaria per accertare le responsabilità penali. Gli avvocati Cesare Antetomaso e Mario Sabatino dell’Associazione Giuristi Democratici hanno dichiarato che “le indagini sono state approssimative e che la relazione inviata dall’Ispettorato del Lavoro all’esito delle indagini delegate dal P.M., non contiene neppure le date in cui sarebbero stati fatti gli accessi alle stazioni ed ai treni“.