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Pattern recognition e riconoscimento automatico delle immagini: una soluzione per selezionare (e filtrare) i contenuti pubblicati in rete ?

The face of the man was detected by special so...Image via Wikipedia

La materia è interessante ed attualissima. Ho raccolto parecchio materiale in rete e ci sto lavorando. Google dopo aver acquistato una società che aveva sviluppato un software per il riconoscimento delle immagini ha inserito una funzione in Picasa che permette di scansionare un viso, taggarlo e di cercare le foto simili. Questo significa che anche su larga scala è possibile individuare all’interno dell’immenso database delle foto pubblicate su Internet (ad es. social network ecc) quelle che abbiano requisiti di compatibilità con il soggetto da ricercare.Ovviamente è possibile utilizzare funzioni analoghe anche per i video. Soprattutto per i video aventi contenuto pornografico il sistema credo possa risultare abbastanza efficace vista la particolare natura delle scene e delle pose degli attori che permettono una selezione abbastanza accurata. Dal punto di vista tecnologico avrei qualche dubbio sull’efficacia del sistema per video con contenuti che non siano così tanto caratteristici. E’ anche vero tuttavia che se ai sistemi OCR chiediamo una grande precisione nel riconoscimento delle lettere del testo per avere il minor numero di errori, per il riconoscimento dei video e delle immagini tale fedeltà non è necessaria. In ogni caso il sistema di riconoscimento per funzionare richiede dei calcoli di carattere probabilistico, con tutte le conseguenze ed i problemi del caso (pensate ai sistemi antispam).

Tornando sulla questione di Google e You Tube che tanto ci appassiona in questi giorni (fermo restando che sono fermamente convinto che gli hosting provider in parola siano esonerati per legge dall’obbligo di controllo preventivo sui contenuti pubblicati) ritengo che quella di pensare di affidare a questi sistemi di riconoscimento automatico – per quanto sofisticati che siano – il compito di filtrare i contenuti pubblicati dagli utenti non sia una soluzione auspicabile. Non solo significherebbe assegnare ad una società commerciale privata il compito di selezionare ciò che può e non può essere pubblicato in rete ma vorrebbe anche dire che tale delicata funzione sarebbe affidata a delle macchine.

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