Avvocato a Roma, Famiglia, Successioni, Persone, Civile

Spunti di riflessione sui DRM

Apple_iPad_keynoteImage by cattias.photos via Flickr

A scopo meramente indicativo e non esaustivo , ecco alcuni spunti di riflessione che butto giù di getto, consapevole che l’argomento richiederebbe approfonditi studi e un’analisi sicuramente più rigorosa.
 
– I DRM hanno permesso ad Amazon di cancellare 1984 di Orwell (ironia della sorte) dagli scaffali elettronici dei possessori di Kindle. I DRM sono dei veri e propri virus informatici e sono utlizzabili anche per scopi che con la tutela del diritto d’autore non centrano nulla (la censura ad esempio).
– I DRM trasformano il rapporto contrattuale che da sempre ha contraddistinto il mondo delle opere intellettuali (fatta eccezione per il software) da compravendita (si comprava un libro oppure un vinile e la cosa finiva lì) a licenza d’uso e questo non lo ritengo giusto.
– Se acquisto un libro in libreria lo posso leggere e poi prestare ad n. miei amici, oppure lo posso utilizzare come tacchia per il tavolino del salotto, oppure come soprammobile, oppure lo posso vendere in un mercatino di libri usati ecc ecc e nessuno può eccepire nulla; se acquisto un libro in formato ebook su Amazon ad esempio, ho limitazioni sulle copie personali, non lo posso prestare, ne tantomento posso convertirne il formato per leggerne il contenuto su un altro dispositivo che non sia il Kindle .. questo a causa dei DRM.
– I DRM ed i formati proprietari sono utilizzati dalle major e dai produttori di hardware per controllare il mercato; se vuoi fruire dei contenuti digitali devi acquistare un certo device e non altri … avrai la chiave d’accesso al fantastico mondo dei miei formati proprietari se mi darai le garanzie che ti chiedo (alla faccia del libero mercato e della libera concorrenza).
– Queste pratiche anticoncorrenziali hanno creato concentrazione sul mercato e ridotto il pluralismo.
– I DRM vengono utilizzati anche contro la volontà degli autori: emblematico il caso di Cory Doctorow che ha dovuto fare fuoco e fiamme quando si è accorto che gli audiolibri delle sue opere venivano venduti da Audible su iTunes con i DRM.
– I DRM si fondano sulla presunzione che chi acquista un’opera in formato digitale sia un criminale (vedi sentenza T. di Milano); come cittadino onesto e come giurista mi rifiuto categoricamente di accettare tale impostazione.
– I DRM rappresentano l’esempio lampante di come il codice informatico possa estendere illegalmente il raggio d’azione della legge (pensate ai DRM sulle opere di pubblico dominio oppure ai DRM sulle opere in procinto di entrare nel pubblico dominio).
 
Come consumatore ritengo che criticare chi vende dispositivi e contenuti digitali con i DRM rappresenti un legittimo esercizio del proprio diritto di premiare le condotte commerciali più eque e convenienti, promuovendole con la lode e con l’acquisto. Secondo voi perchè Apple ha tolto i DRM dalla musica ?
 
Infine una domanda di più ampio respiro: è mai esistito un meccanico che da piccolo non si sia sporcato le mani con il motorino o con l’auto degli amici ? La domanda vi può sembrare incongruente ma non lo è affatto. La creatività oggi si esprime soprattutto in digitale, non vi sembra che porre tutte queste limitazioni alla creatività (e quindi alla possibilità di copiare, mischiare e sperimentare) per tutelare un interesse che non è degli autori (il 99% dei quali come ben tutti sanno ottengono ben poco dalle proprie creazioni) rappresenti un prezzo troppo elevato ?
 
Oggi abbiamo il massimo degli strumenti a disposizione per creare e far circolare le nostre idee su scala planetaria, ma paradossalmente, questi stessi strumenti che tanto ci danno possono toglierci tutto o quasi.

 

 

Related articles by Zemanta
Skip to content